
Dall’idea al nome: come scegliere il nome di un brand?
Brand Identity
Trovare il nome giusto da dare a un brand non è facile ma nemmeno impossibile. Scopriamo insieme come scegliere il nome giusto!
Ecco arrivato il fantastico momento in cui siete pronti con tutto per partire con il vostro brand! Avete trovato i partner giusti, sviluppato know-how, trovato la location e quasi state pensando all’inaugurazione, ma… come vi chiamate? Panico…
Prima (meglio) o poi (meglio prima) dovrete trovare un nome! Impensabile pensare di occuparsi di qualcosa chiamandola “quella cosa lì”, “quella cosa là”, con sigle o peggio codici impossibili da ricordare.
Abbiamo passato momenti nel corso degli anni in cui i brand venivano chiamati con le iniziali dei titolari (D&G vi dice qualcosa?) ad abbreviazioni sino ad arrivare a nomi complessi composti da più parole. E per arrivare finalmente ad individuare il nome giusto, sia per i piccoli sia per i grandi brand, la strada da percorrere non sarà di sicuro stata tutta in discesa.
Quindi come scegliere il nome giusto? No panic!
Dovete trovare il nome del vostro brand? Prima di tutto non fatevi prendere dal panico. Agitazione e fretta non sono mai stati buoni consiglieri per cui cercate di sgomberare la mente dai pensieri pesanti e trovate il modo che più vi piace per iniziare a pensare e a buttare giù qualche spunto, scrivendo su un foglio o al computer.
Meglio seguire una direzione per evitare di trovarsi sommersi da mille nomi (e nemmeno uno valido) o da un bel foglio bianco. Per scegliere il nome giusto potete creare una mood board, fare brainstorming o creare degli schemi visivi.
Ecco i nostri 5 consigli per la creazione del nome del vostro brand.
1. Cosa ispira il vostro brand?
Scrivete tutto ciò che vi viene in mente pensando al vostro brand, profumi, suoni colori… Ora soffermatevi sulle parole che ritenete più importanti per far capire agli altri, anche solo con un nome ed il suono della parola, di cosa tratta il vostro brand.
Pensate che un nome tipo “Acciaio Felice” possa scatenare nel vostro potenziale cliente una voglia irrefrenabile di acquistare da voi? Ok, siete titolari di una acciaieria, ma il fatto che il vostro prodotto sia felice poco cambia al vostro target. Pertanto pensate a cosa può ispirare il vostro brand, provando a guardarlo da lontano, come se non lo conosceste. Certo, non è facile uscire da sé stessi però è un esercizio molto utile.
2. Farsi aiutare, con sincerità
Scegliete qualcuno con cui condividere questa vostra ricerca: un collaboratore, un amico, qualcuno con cui state bene e che sia soprattutto sincero. Perché i punti di vista, le critiche positive, le visioni diverse dalle vostre aiutano tantissimo. Meglio ancora affidarsi ad un esperto a cui raccontare le proprie idee e lasciare che lavori per voi, insieme a voi.
3. Iniziate dalle idee semplici
Non serve sfogliare tutto il dizionario dei sinonimi e contrari per farsi ispirare. Nomi lunghi, complicati, difficili da ricordare alla fine saranno solo un problema. Pensate a qualcosa di semplice, di facile da ricordare. Provate ad unire sillabe, ad ascoltare il loro suono. Iniziate a sorridere rilassati o vi sta venendo il mal di testa?
4. Pensarci sì, ma non troppo
Rimanere fermi davanti ad un computer o ad un foglio di carta per ore e ore potrebbe essere controproducente. Farsi prendere dall’affanno perchè dovete trovare a tutti i costi un nome è di sicuro poco salutare. Fatevi ispirare magari guardando fotografie, facendo una passeggiata all’aria aperta o aprendo a caso un libro e buttando l’occhio sulla prima parola che capita.
5. Non solo esercizi creativi
Di certo nella ricerca del nome del vostro brand non basta farsi trasportare solo dall’istinto e dall’ispirazione. Bisognerà verificare se il nome esiste già e in questo caso possiamo consultare gli elenchi dei nomi di brand depositati. Trovate un utile elenco di banche dati nella pagina specifica del Ministero dello Sviluppo Economico. Noi utilizziamo spesso TMView e capita anche che durante la ricerca ci vengano idee nuove!
Bisognerà verificare anche la disponibilità del dominio internet facendo una verifica su registri appositi . Tra i più noti troviamo Whois, ma ne esistono tantissimi altri online e alcuni dei quali sono anche generatori di nomi di domini. Provate a chiedere a Google “nome domini” e ne vedrete delle belle!
Inoltre attenzione ai nomi che all’estero potrebbero avere significati disastrosi! La casa cosmetica Estee Lauder tempo fa distribuì in Germania il prodotto “Country Mist” (in inglese “nebbiolina di campagna”). Romantico vero? Ma “mist”, in tedesco, significa “letame”…
O peggio ancora Microsoft che battezzò con il nome “inkulator” una App per tablet (ottenuto dall’unione di ‘ink’, inchiosto, a ‘calculator’, cioè calcolatrice). Dopo poche ore dalla messa online l’azienda corse ai ripari cambiando il nome con Kanakku, con tanto di scuse, rivolte soprattutto agli utenti italiani.
6. Guardarsi intorno. Sempre.
Come già detto nel nostro articolo sulla personal branding è necessario avere sempre la consapevolezza di chi ci sta intorno (ma non solo), di cosa fa e come si chiama. I vostri “vicini” sono di sicuro preziose fonti d’ispirazione, ma come potrete ben immaginare il vostro brand non potrà chiamarsi Nutella o Ferrari.
Case history di nomi di brand che hanno fatto la storia
Google: il nome del più noto motore di ricerca evoca l’essenza dell’azienda in quanto “googly eyes” (strizzare gli occhi) è quello che facciamo quando cerchiamo qualcosa intorno a noi.
Adobe: il co-fondatore dell’azienda produttrice di software probabilmente aveva già seguito uno dei nostri consigli. Infatti Adobe Creek è il nome del fiume che scorreva vicino alla sua abitazione.
Mercedes: uno tra gli ingegneri che costruirono il primo motore per la casa automobilistica aveva una figlia, il cui nomignolo era appunto Mercedes.
Starbucks: il nome deriva da uno dei personaggi di Moby Dick e richiama pertanto le navi che trasportavano caffè e spezie.
Lego: il nome del brand legato alle costruzioni più famose al mondo deriva dal danese Leg Godt, cioè “gioca bene”!
Subaru: è il nome giapponese della costellazione delle Pleiadi che compaiono anche nel logo.
E infine. Sapete perché fc1492? Il codice #fc1492 rappresenta sul web un colore rosa acceso. Ha scelto questo nome perché contiene le sue iniziali (Federica Colombo) e il numero 1492 che, oltre ad essere la data della scoperta dell’America, è anche la sua data di nascita (14/03/92).
Ok, ora sapete come scegliere il nome del brand, ora arriva il logo!
Di questo, però, ve ne parliamo in questo articolo ?.
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Avete ancora 5 minuti? Potete approfondire questo tema leggendo:
Come creare un logo? I nostri consigli pratici!
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