tipografia nella Brand Identity

Quanto è importante la tipografia nella Brand Identity? Il caso della busta degli Oscar 2017

Brand Identity

2 Marzo

La tipografia nella Brand Identity è fondamentale! Scopriamo insieme come può fare la differenza, con il caso della busta degli Oscar 2017.

Vi abbiamo già parlato di quanto sia importante la comunicazione, che deve essere fatta con coerenza e rispettando la brand identity. Vi abbiamo anche già mostrato come la scelta di un font, rispetto ad un altro, possa cambiare la percezione, con la case history sui titoli di coda dei film.
La scelta dei font però non è l’unico aspetto da valutare, analizziamo insieme l’importanza della tipografia nella brand identity con il caso della busta degli Oscar 2017.

La busta sbagliata, agli Oscar 2017

Come probabilmente saprete, durante la premiazione per miglior film agli Oscar 2017 è stato proclamato La La Land al posto di Moonlight. La dichiarazione ufficiale è che vi è stato uno scambio di buste, al posto di miglior film quella della migliore attrice. La vincitrice del premio di migliore attrice era Emma Stone, per La La Land… ecco quindi svelato il mistero.

Ma come è possibile dire La La Land al posto di Moonlight, se sulla busta c’è scritto miglior attrice ed Emma Stone? Semplice: la tipografia era sbagliata.
La scelta dell’impostazione grafica e della tipografia non era funzionale e leggibile.
Guardate attentamente la foto.

Analizziamo insieme la tipografia:

1. Come potete vedere abbiamo in alto il logo degli Oscar, la prima cosa che vediamo, che occupa molto spazio sulla scheda. È addirittura l’elemento più grande della scheda. Primo errore.
Sappiamo tutti che siamo agli Oscar, il logo in questo caso non dovrebbe essere la cosa più grande. Anche perché normalmente non viene mostrato al pubblico, quindi non è importante che il logo sia leggibile più di tutto il resto.

2. Subito dopo troviamo il nome del vincitore, da proclamare, e il riferimento. Dunque nel caso di migliore attrice avremmo prima Emma Stone e poi il nome del film, nel caso di miglior film prima il nome del film e poi dei produttori.
Come vedete, però, le due scritte hanno lo stesso “peso” ovvero sono grandi uguali. Si potrebbe risolvere mettendo il primo testo in bold (grassetto) o semplicemente aumentando il peso (dimensione) carattere.

3. Il titolo della categoria è posizionato in basso ed è molto piccolo. Tre errori!
Innanzitutto non ha senso che il logo degli Oscar sia sopra e il nome della categoria sotto, essendo la prima cosa da leggere. Inoltre essendo così piccolo si perde nella grafica della scheda. Ma l’errore più grande è un altro! La scheda è all’interno della busta, dunque la parte bassa sarà nascosta dalla fine delle busta, se non viene estratta del tutto. Dunque in questo caso i presentatori non hanno potuto leggere la categoria.

L’importanza della tipografia nella brand identity: come sarebbe andata con una busta diversa?

Qui sopra trovate una foto che vi mostra due grafiche diverse, a sinistra potete vedere l’originale e a destra una nuova versione corretta. Riuscite a percepire le evidenti differenze?

Ovviamente non sappiamo se le cose sarebbero andate nello stesso modo, ma il presentatore avrebbe potuto leggere subito “miglior attrice”. Forse con questo dato avrebbe cambiato idea e chiesto aiuto prima di proclamare il vincitore. Inoltre si sarebbe accorto che Emma Stone era l’elemento più importante, non La La Land.

Alcune di queste regole sono universali. Ad esempio, sapete dirmi dove si trova il numero di pagina in un libro? In basso o in alto, ma sempre verso l’esterno. Questo perché se fosse all’interno sarebbe molto più difficile trovare la pagina cercata.

Sulla copertina di un libro troviamo il titolo, l’autore, il prezzo, l’editore… ma è molto importante che abbiano dimensioni differenti per essere leggibili. Così come il titolo, il regista e gli attori di un film su una locandina o un dvd.

Avete dubbi sul’impostazione grafica di ciò che vi rappresenta di più! Compilate il form e vi contatteremo!

 

Avete ancora 5 minuti? Potete approfondire questo tema leggendo:

Brand Identity per la musica: l’evoluzione della grafica dei dischi nella storia

Visual storytelling: la narrazione attraverso le immagini

I trend visivi del 2017 – Le foto e le grafiche di tendenza!

Mobile First: i contenuti pensati e creati per mobile

 

Posted by Federica Colombo

Lavora come freelance nel mondo della comunicazione tra Milano e il Lago Maggiore. Nel tempo libero ama guardare le stelle, scoprire nuovi trend, vedere serie tv e viaggiare.

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