
TEDx Novara – Chi avrà vinto la sfida tra Beats e Bits?
Formazione
Ecco cosa è successo tra i sostenitori di Beats e quelli di Bits, durante il TEDx Novara.
Abbiamo partecipato sabato 28 ottobre al TEDx di Novara (sito) e abbiamo vissuto una esperienza molto interessante e particolare.
Ma cos’è TEDx? TEDx è una costola di TED, un evento nato negli anni Ottanta, il cui spirito è tutto racchiuso nel payoff TED Ideas worth spreading, cioè idee utili da diffondere. L’obiettivo di TED è quello di diffondere “buone idee che vale la pena condividere” grazie all’intuito, alla passione e all’impegno di uomini e donne semplici, ma allo stesso tempo straordinari.
Durante TED i relatori hanno 18 minuti per raccontare la loro esperienza, supportati da slide e video che aiutano a vivere 18 minuti fatti di narrazione, immagini, suoni, colori ed emozioni continue.
#FC1492: beats o bits?
Il tema scelto per l’edizione di Novara è stato il confronto, o meglio la sfida tra Beats, i battiti del cuore e Bits inteso come battito di una mente/cuore artificiale, in pratica il duello eterno tra uomo e macchina. La sorpresa è che al momento dell’iscrizione abbiamo dovuto anche indicare con quale parte ci saremmo schierate. Federica, non ci ha pensato un secondo e ha barrato con decisione la casella Bits dichiarando di essere un Robot ?, io invece dalla parte dei Beats, barrando la casella di appartenenza al genere umano… mentre Gabriele ha optato per una via di mezzo, con i cyborg. Come avrete già capito il nostro spirito di partecipazione è stato già da subito molto particolare!
Anche la location scelta, lo storico Teatro Faraggiana di Novara, è stata per noi un vero e proprio dejavu. Federica aveva addirittura ballato in occasione di un saggio di danza quando aveva poco più di 6 anni. Per me invece è stato un rimettere piede in una sala rimasta chiusa per quasi vent’anni dove avevo assistito ad alcuni spettacoli teatrali. Se proprio vogliamo essere puntigliose possiamo dire che avremmo voluto soffrire un po’ meno il freddo? Ma immaginiamo che l’atmosfera che regnava tra organizzatori e relatori era molto, molto calda!
I protagonisti di TEDx Novara
Da freelance e da organizzatrici compulsive come siamo Federica ed io non siamo riuscite a trattenerci nell’osservare la macchina organizzativa complessa e articolata di TEDx. Che dire? Sono stati tutti impeccabili e non ci hanno mai fatto sentire perse o abbandonate! L’accoglienza di Marco Cigolotti e la sua conduzione di tutto l’evento è stata molto simpatica e particolare, informale e allo stesso tempo precisa e puntuale.
Una volta sedute, rigorosamente tra le prime file per non perderci nulla della giornata, abbiamo assistito agli 8 speech con molta attenzione perché ci aspettavamo di sentire dalla voce dei relatori che le grandi idee nascono dalle cose più semplici e volevamo capire da quale percezione, da quale piccolo intuito avevano poi realizzato sogni e costruito un lavoro per se stessi e per altri.
I contributi dei Beats e dei Bits di TEDx Novara
E la giornata è stata un susseguirsi di Beats come Salvatore Majorana che ci ha parlato dell’umanità dei robots o come Fabrizio Villa, fisico sperimentale, che ha utilizzato una immagine ripresa da un telescopio che sembrava un quadro di Van Gogh per raccontarci del Big Bang.
E poi sono arrivati i Bits, come Mario Taddei, studioso di Leonardo e fondatore di Leonardo 3, la mostra in cui è possibile vedere le ricostruzioni delle macchine disegnate dal genio del Rinascimento. Alex Barocco ci ha parlato della calligrafia e di come l’insoddisfazione sul numero e sulla tipologia dei caratteri disponibili ha fatto nascere in lei la voglia di disegnarne di nuovi. E ancora Lucilla Giagnoni, attrice, che da una analisi dell’Infinito di Leopardi ci ha fatto capire che basta un tono diverso, una voce diversa per trasformare un capolavoro in un… navigatore! Samuela Bozzoni, medico, ci ha raccontato come l’ascolto di ogni segnale proveniente dai corpi umani sani, malati o in fin di vita, sono segnali importanti e preziosi per una medicina che non è fatta di soli su interventi farmacologici e chirurgici.
Infine c’è stata anche la musica. Quella del duo OooopopoiooO che attraverso suoni realizzati con oggetti comuni – l’ingresso sul palcoscenico è stato sventolando semplici tubi di plastica vuoti che riproducevano un rumore che sembrava provenire dallo spazio… – costruisce mix musicali estrosi, pungenti e ossessivi. E infine Felice Pantone ci ha riportato nel passato, quando i musicisti si esibivano nelle piazze con organetti e strumenti curiosi. Felice ci ha fatto sorridere con il suo organetto di Barberia, funzionante grazie a spartiti bucati e a tanto olio di gomito!
Beats vs Bits? Chi ha vinto?
La sfida non è stata vinta da nessuno, ma allo stesso tempo, è stata vinta da tutti! Perché alla fine della giornata Marco Cigolotti ci ha ricordato che cuore e macchina non possono vivere separatamente e che sinché ci saranno uomini in grado di inventare macchine e di perfezionarle grazie alla scienza, utilizzata mettendoci anche il cuore, la sfida non potrà essere vinta da nessuno.
E Marco non poteva smentirsi salutandoci e ringraziandoci dicendo che, per lui e per una volta, la macchina aveva avuto la meglio. E in quel caso la macchina è stata il… parchimetro! Pertanto via di corsa a spostare l’auto!
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