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Intervista a Rossella Köhler ideatrice del blog Fantastic Nonna

Blog / Interviste

22 Novembre

Scrittrice di testi per la scuola, moglie, mamma e poi nonna, una super nonna, anzi una Fantastic Nonna!
Rossella Köhler ci racconta la sua vita fatta di tante cose.

Parlare con Rossella fa dimenticare il concetto tradizionale di nonna, specialmente per noi italiani. Gli occhi di Rossella si illuminano mentre racconta la sua giornata, la sua vita da scrittrice di libri per la scuola, di nonna viaggiatrice, alla ricerca e alla scoperta di qualcosa di nuovo in continuazione. E da quando ha aperto un blog tutto è diventato ancora più affascinante e per lei scoprire le nuove tecnologie per entrare in contatto con altro super nonne, anzi fantastic nonne, come lei è stata un’altra stupefacente scoperta.

Lasciamo a lei la parola, augurandoci un domani quando saremo nonne, di trovare il suo stesso entusiasmo e di avere la stessa luce dei suoi occhi quando racconteremo le nostre fantastic avventure!

“Idee, riflessioni, ricordi, suggerimenti di una nonna e delle sue amiche, con occhi ben aperti sul mondo, sull’arte, la scienza, la società, la politica”: così si racconta Fantastic Nonna sulla Pagina Facebook. Ci spieghi bene tutte queste tante cose?

Fantastic Nonna è un blog ad ampio spettro. Quando ho immaginato questo spazio di comunicazione online sono partita dalle tante passioni che mi animano, oltre che dalla mia nuova condizione di nonna. Ho quindi allargato lo sguardo per abbracciare le tante donne della mia età che hanno a che fare con figli e nipoti, certamente da aiutare e supportare, ma che non vogliono rinunciare alla propria vita e ai propri interessi. E così è nato un blog che tratta molti e diversi argomenti, con una connotazione decisamente dalla parte delle donne, anzi direi proprio femminista, e di apertura al mondo in un’ottica solidale, di comprensione e accoglienza. Non mancano anche i post di servizio: dalle ricette, tutte molto semplici da realizzare, per i nipoti e tutta la famiglia ai tips per passare del tempo con i bambini a casa o in viaggio, dalle recensioni di libri, film e mostre ai consigli su come fotografarli al meglio. C’è anche una serie a puntate, li Diario di una Gnogna, dove una mia amica scrittrice, che per il momento vuole restare anonima, racconta le sue vicissitudini di nonna in chiave tragicomica, molto divertente. Diversi post sono poi dedicati a riflessioni sui metodi educativi e a ricordi, racconti, storie di grandi nonne. Insomma, come dicevo, non mi pongo limiti: ecco a voi il mondo visto con gli occhi di una nonna!

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Come sei diventata blogger, anzi nonna blogger? Raccontaci come è nata l’idea di aprire un blog e di chiamarlo Fantastic Nonna!

L’idea è nata prima ancora che nascesse mia nipote. Come sappiamo le fasi di passaggio di una donna non sono sempre facili. L’idea di passare dal ruolo di mamma a quello di nonna mi attraeva, ma anche un poco mi spaventava. Avevo bisogno di esorcizzare questo timore volgendo in positivo e costruttivo questo mio nuovo ruolo nella società e nella famiglia. E devo dire che il blog ha pienamente risposto a queste aspettative: presentandomi come Fantastic Nonna, e non solo come nonna, sono considerata dalle nuove conoscenze con maggior interesse e curiosità.
Il nome mi è venuto in mente a Berlino, quando sono andata a visitare per la prima volta mia nipote neonata. Volevo unire una realtà italiana con qualcosa di comprensibile anche all’estero: nonna in effetti è un termine abbastanza conosciuto e fantastic è chiaro in molte lingue del mondo. Il mio blog non è completamente bilingue, ma sto via via traducendo le ricette in inglese, per rivolgermi anche ai miei follower stranieri; ho scelto di partire dalla cucina perché l’Italian cooking è l’argomento che ha in genere più appeal all’estero.

Seguivi altre nonne blogger prima del tuo progetto? Ora ne hai scoperte di nuove?

Fino a poco prima di inaugurare il mio blog non seguivo altri blogger in particolare. Conoscevo diversi blog, certo, ma incontrati occasionalmente quando cercavo risposte in rete alle mie domande, oppure quando un argomento postato su Facebook mi intrigava particolarmente. Via via ho scoperto altri blog di nonne, molti anche all’estero, ma fortunatamente tutti diversi l’uno dall’altro. In generale, però, i blog di nonne sono veramente pochi, se confrontati alle migliaia di blog di mamme (con molti dei quali sono in relazione).

Ci sono tanti blog che mi piacciono. Tra quelli delle donne mi diverte, anche se molto diverso dal mio nonsisfuggeallaproprianonna, blog (serio) di una nonna (semi-seria) per le sue 5 nipoti.
Poi un blog americano, Grandma Lessons ancora più diverso dal mio
Un blog che mi piace molto, anche perché ha bellissime immagini, è Prontechesiviaggia perché racconta esperienze sul viaggiare da sola, cosa che avrei sempre desiderato fare.

Prima del blog come comunicavi? Hai mai avuto il famoso diario segreto?

Ho avuto un diario da bambina, ma con l’adolescenza l’ho lasciato perdere per buttarmi nella vita vera. Quindi da ragazza scrivevo poco, solo per esigenze scolastiche. Ma ho sempre letto moltissimo, una lettrice onnivora e appassionata, una vera book addicted (cosa che sono ancora oggi). Credo che questo sia ciò che più mi ha tenuto legata alla scrittura. Così, quando, insegnante di geografia – lo sono diventata grazie anche a un grande professore che sosteneva che la geografia è la Disciplina con la D maiuscola, vera chiave per capire il mondo, che unisce in sé conoscenze di storia, tutti i rami delle scienze, economia, demografia, sociologia, politica, statistica ecc – mi è stato chiesto di lavorare per De Agostini, mi sono accorta per la prima volta di saper scrivere. E mi è piaciuto. Ed è anche diventato il mio lavoro: ho lasciato la scuola e ho cominciato il mestiere di autrice di testi scolastici. Mi sono anche costruita il privilegio di spaziare dalle elementari ai licei, dalla geografia turistica a quella economica e via dicendo, in modo da variare il tipo di linguaggio, di comunicazione e di metodologia didattica e così non annoiarmi mai.
Quando l’era dei social network è arrivata (ricordate sempre che sono una nonna e certa tecnologia da ragazza non potevo neanche immaginarla) mi ha trovata entusiasta: ho sentito che questo modo di comunicare rapido, essenziale, immediato, ma con la possibilità di essere anche profondo, mi si confaceva. Anche perché nella vita sono una persona molto sociale, che ama far festa, seguire corsi e imparare cose nuove, occuparmi degli altri in varie attività solidali.

Cosa ne pensano le altre nonne (tue amiche o follower) del tuo progetto? E i nipoti? Come è stato il riscontro dei lettori?

Ho diverse amiche nonne che mi seguono e alcune di loro hanno anche scritto per il blog; una di esse in particolare, la mia carissima amica Patti, ha seguito e contribuito al blog fino dall’inizio, è stata ed è ancora fondamentale, soprattutto per la sezione ricette. Ma tra i miei follower non ci sono solo nonne o aspiranti tali: ci sono amiche giovani, neomamme, donne più anziane che non hanno figli, diversi uomini anche. Credo sia perché molti degli argomenti che tratto nel blog riguardano tematiche universali che possono avere interesse per tutti. Anche le ricette: non è necessario essere nonne per preparare un piatto sano e appetitoso.
Mia nipote è ancora troppo piccola per apprezzare l’attività della nonna, ma i miei tre figli sono molto attenti, mi incoraggiano e partecipano, come d’altra parte Paolo, mio marito che fa il fotografo e a cui perciò ricorro spesso come fonte di immagini di qualità (grazie Paolo!).

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Ci racconti una giornata tipo da Fantastic Nonna?

La giornata comincia sempre con un buon caffè che Paolo mi porta a letto, quando non sono io a restituirgli il favore.
Poi doccia, colazione e la giornata lavorativa può cominciare. Di solito parto da un argomento ostico, qualcosa che avevo lasciato in sospeso perché in serata, dopo ore al computer, le idee non erano più molto chiare. Poi alterno libri di geografia, scrittura per il blog e i social, skypate con colleghi e varie incombenze familiari. Come molte di voi sapranno, lavorando in casa tra un capitolo e un post ci sta una lavatrice…
Un paio di volte la settimana faccio la pausa pranzo in piscina oppure, d’estate, con una nuotata al lago. Nel pomeriggio si ricomincia, ma di solito mi concentro sul mio lavoro come autrice di geo. Blog, newsletter, Facebook e altri social li riservo al dopocena, se non esco.

Quali sono le soddisfazioni che Fantastic Nonna ti regala ogni giorno?

Le soddisfazioni sono molte e varie. Mi piace quando persone che non conosco mi dicono “ciao, Fantastic Nonna!” oppure scoprire che ho visualizzazioni in Australia e in California. Mi piace quando qualcuno mi dice che ha letto volentieri il post, che l’argomento era interessante e la scrittura piacevole. Sono orgogliosa anche quando seguono i miei consigli su un libro o un film e concordano sulla mia recensione.
Bellissimo quando un mio figlio mi dice “ma sai che una mia amica dice che sei il suo mito?“.
D’altra parte, sono molti quelli che si stupiscono piacevolmente quando scoprono che Fantastic Nonna non corrisponde all’immaginario classico della nonnina e questa è una cosa che mi piace un sacco.

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Segui un metodo particolare per l’amministrazione della tua Pagina e del tuo Blog?

All’inizio ho disegnato un piano editoriale che prevedeva due articoli alla settimana, pubblicati il mercoledì e il sabato, più un altro post di servizio (la biografia di una nonna, delle info, le puntate di una serie, …) a uscita libera. Nei momenti di maggior lavoro o impegni familiari questi ritmi sono però saltati molto spesso, così come la newsletter che doveva essere inviata mensilmente, ma non ha avuto più di 6 uscite all’anno, più o meno. Per la pagina Facebook non mi sono posta molte regole, anche se da qualche mese, aderendo a diversi gruppi di blogger, seguo un po’ i loro tempi. Ma soprattutto mi faccio influenzare da ciò che circola in rete, dalle notizie e dagli argomenti che mi arrivano da più fonti: sulla mia pagina pubblico spesso anche post da blog di altri. A Instagram sono arrivata più di recente, ma la sua immediatezza e la sua capacità di arrivare lontano in tutti i sensi mi affascinano; anche in questo caso le regole, anche se autoassegnate, per me sono difficili da seguire.

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Come si diventa Fantastic Nonna? 3 consigli da dare alle future nonne?

Beh, alle nonne non saprei proprio cosa dire, se non cercare di essere dei personaggi da favola per i propri nipoti…
Per consigli alle neoblogger, nonne o meno, invece ripeterei quanto ho scritto quando alcune blogger mi hanno nominato nel Blogger Recognition Award.
Direi autenticità, prima di tutto, scrivere solo ciò che si sente veramente (magari un po’ esagerato, ma vero). Poi direi di non mollare, anche se in certi momenti può sembrare di non essere seguiti da nessuno e di scrivere solo per se stessi. Last but not least, curare la lingua: il blog può essere una palestra per imparare a scrivere sempre meglio, a costruire frasi semplici anche per esprimere pensieri complicati, a regalare agli altri il piacere della lettura. E, mi raccomando, rileggere sempre quanto si è scritto: errori e refusi in testi così brevi non sono scusabili.

Cosa c’è nel futuro della Fantastic Nonna Rossella Köhler?

Se mi immagino negli anni prossimi non mi vedo molto diversa da ciò che sono oggi. Ma con qualche piccolo aggiustamento. Per esempio, vorrei che fosse invertito il tempo tra blog e lavoro, lasciando quindi più spazio alla libertà di scrivere ciò che più mi piace e come mi piace. Vorrei anche impegnarmi a scrivere altro: ho in mente da tempo un paio di biografie, che mi richiederebbero perciò un’approfondita documentazione storica, un lavoro che mi è sempre piaciuto. Un altro mio sogno nel cassetto è realizzare una sceneggiatura: mi affascina l’idea di creare dialoghi, immaginare tempi e situazioni, descrivere persone, paesaggi, arredamenti.
Mi piacerebbe inoltre che la famiglia crescesse, con molti bambini, perché amo le grandi feste familiari che comprendono tutte le età.
Poi, se posso sognare, per alcuni mesi all’anno vorrei scrivere davanti al mare: mi immagino di sedere con il mio computer in un piccolissimo terrazzino da cui si vedono le onde e dove arriva la brezza salata.

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Posted by Iolanda Saia

Lavora come freelance dal 1987 nel mondo della comunicazione tra Novara e il Lago Maggiore. Spera in un mondo pacifico in cui discutere tutto in armonia e senza arrabbiature e un futuro fatto di viaggi in luoghi sperduti e lontani dal caos.

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